L’ulivo è da sempre un simbolo di resilienza e tradizione, con un posto speciale nella cultura agricola siciliana. La Premiati Oleifici Barbera, con i suoi 130 anni di storia, non è solo un marchio di eccellenza, ma un esempio di come l’innovazione possa convivere con la tradizione. Fondata nel 1894, l’azienda ha affrontato numerose sfide nel corso dei decenni, mantenendo la sua reputazione di produttore di olio d’oliva di alta qualità.
Recentemente, il CEO Manfredi Barbera ha discusso della difficile situazione dell’industria olearia siciliana, evidenziando un calo della produzione di oltre il 50% rispetto agli anni precedenti. Questo calo è principalmente attribuibile ai cambiamenti climatici e alla siccità che ha colpito l’isola. Tuttavia, Barbera ha rimarcato l’impegno della sua azienda nel collaborare con l’Università per sviluppare soluzioni innovative. Da dieci anni, sono attivi campi sperimentali dove si studiano varietà siciliane di ulivi, come la Calatina e la Nocella, che mostrano una maggiore resistenza alla scarsità d’acqua.
Durante l’evento “Olio di famiglia – 130 anni di storia”, tenutosi al Teatro Politeama di Palermo, Barbera ha descritto come l’azienda stia adottando pratiche di agricoltura 4.0. Questo approccio moderno prevede l’implementazione di tecnologie avanzate per ottimizzare la produzione e garantire la sostenibilità. Un esempio significativo è la creazione di un grande lago per la raccolta dell’acqua piovana, che consente di affrontare eventuali emergenze idriche. L’ulivo, sottolinea Barbera, è una pianta molto forte e ha dimostrato la sua capacità di adattamento nel corso dei millenni, e così l’azienda lavora per garantire che anche in futuro possa prosperare.
La Camera di Commercio di Palermo, rappresentata dal presidente Alessandro Albanese, ha elogiato l’importanza di Barbera come emblema di tradizione, innovazione e successo. La storicità dell’azienda contribuisce non solo alla valorizzazione del patrimonio gastronomico siciliano, ma colloca anche Palermo come un motore di sviluppo economico e culturale.
Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività Produttive, ha evidenziato come l’olio Barbera rappresenti un simbolo dell’eccellenza agroalimentare siciliana e della forza del Made in Italy sui mercati internazionali. Questa affermazione è particolarmente rilevante in un contesto dove la qualità e l’autenticità dei prodotti alimentari stanno guadagnando sempre più importanza tra i consumatori di tutto il mondo.
La siccità del 2024 è stata descritta come un anno critico per l’olivicoltura siciliana. Tuttavia, Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, ha rassicurato che l’olivicoltura ha dimostrato una certa resilienza. Il governo regionale sta lavorando per sostenere gli agricoltori attraverso sistemi finanziari e il piano di sviluppo rurale, che includerà bandi specifici per potenziare il settore olearo. Questo impegno rappresenta una risposta concreta alle sfide climatiche che l’agricoltura siciliana sta affrontando.
L’evento di celebrazione dei 130 anni di storia di Barbera è stato anche un’opportunità per onorare gli artisti nazionali che hanno partecipato, testimoniando come la cultura e la tradizione siano interconnesse con il mondo agroalimentare. L’olio d’oliva non è solo un prodotto, ma un elemento fondamentale dell’identità siciliana, un legame tra generazioni e una testimonianza della storia agricola dell’isola.
In un’epoca in cui la sostenibilità e l’innovazione sono al centro dell’attenzione, la storia della Premiati Oleifici Barbera si erge a esempio di come sia possibile coniugare tradizione e modernità, preservando l’eredità culturale e guardando al futuro con speranza e determinazione. L’ulivo, con la sua forza e resilienza, continua a rappresentare un simbolo di prosperità e di sfida alle avversità, un messaggio di speranza per l’intero settore agricolo siciliano.
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